Scuola dell'Infanzia

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La scuola dell’infanzia, rapportandosi costantemente all’opera svolta dalle famiglie, rappresenta un luogo educativo intenzionale di particolare importanza, in cui le bambine e i bambini realizzano una parte sostanziale della propria relazione con il mondo.

Scuola dell'Infanzia
Gorizia
Scuola dell'Infanzia
Lucinico GO
Scuola dell'Infanzia
Gorizia
Scuola dell'Infanzia
Mossa (GO)
Scuola dell'Infanzia
S.Lorenzo Is. (GO)

 

Le recenti ricerche hanno messo in evidenza come la scuola dell’infanzia favorisca l’apprendimento di comportamenti fondamentali e di conoscenze iniziali utili per acquisire le competenze successive e per rapportarsi con la società. Il nostro paese ha raggiunto un elevato livello qualitativo e quantitativo, che la pone al di sopra della media europea e che le ha consentito di superare in anticipo l’obiettivo europeo del 90% di bambini dai 3 ai 5 anni scolarizzati. Occorre ora, ai diversi livelli istituzionali e territoriali, impegnarsi per la completa generalizzazione del servizio scolastico rivolto all’infanzia, qualificandone ulteriormente l’offerta formativa, assegnando priorità alle aree territoriali che evidenziano un maggiore bisogno di servizi educativi e, laddove possibile, ampliando la fascia temporale di intervento.

Le scuole dell’infanzia del nostro Istituto rispettano  le scelte educative delle famiglie ed hanno una loro specificità che le pongono alla base del sistema formativo scolastico, come il primo tratto di un’educazione che deve diventare permanente. In quest’ordine di scuola il curricolo si articola in campi di esperienza  che “sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali”.

La finalità della scuola dell’infanzia è “promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.”

È di estrema importanza in quest’ambito l’ambiente di apprendimento  che deve essere “organizzato dagli insegnanti in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato: il bambino con competenze forti, il bambino la cui famiglia viene da lontano, il bambino con fragilità e difficoltà, il bambino con bisogni educativi specifici, il bambino con disabilità, poiché tutti devono saper coniugare “il senso dell’incompiutezza con la tensione verso la propria riuscita.”

Come da recente normativa, viene approfondita l’area educativa “Il sé e l’altro” che riguarda le regole della convivenza civile attraverso il rispetto degli adulti e dei  pari.